articoli

Orobica Inerti fra le Imprese Vincenti

Premiata un’azienda bergamasca all’avanguardia

Specializzata nel riciclo di materiali di scarto dell’edilizia e capace di produrre da fonte rinnovabile buona parte dell’energia utilizzata per le lavorazioni. Orobica Inerti di Osio Sopra è un’azienda all’avanguardia e questo le è valso il premio di “Imprese Vincenti 2021”, il programma di Intesa Sanpaolo per la valorizzazione delle piccole e medie imprese italiane.

La sesta tappa del tour virtuale di Imprese Vincenti, terza edizione, si è concentrata proprio su aziende attente alla sostenibilità e impegnate in una governance ambientale e sociale. quelle premiate in tutta Italia sono state 16.

Nella tappa dedicata a Esg e Sostenibilità sono state presentate altre 15 Pmi: ALB (Oristano), CEP (Trapani), Comat Servizi Energetici (Torino), Diasen (Ancona), Ecoross (Cosenza), Ecozema (Vicenza), Lucy Plast (Perugia), Manifattura Italiana Cucirini (Verona), Mario Cucinella Architects (Bologna), NWG (Prato), Progeva (Taranto), Rotocalco Mediterranea (Siracusa), Samorani (Forlì), Tecnostrutture (Venezia), Transpack (Padova).

Una storia di successo iniziata nel 1970

Con 23 dipendenti e un fatturato 2020 di 8,5 milioni di euro (7,5 nel 2019), Orobica Inerti si occupa di estrazione e frantumazione di materiali inerti, calcestruzzo preconfezionato e recupero di materiali da riciclare. La mission della società è quella di diventare un’azienda integrata ed ecocompatibile nel settore edilizio ed essere presa come best practice da altre realtà estrattive.

Nata nel 1970, è alla terza generazione. L’attività di estrazione e frantumazione di inerti è stata aperta da Luigi Quistini. Nel 1975 l’investimento nel primo impianto di betonaggio che ha dato il via all’attività di produzione e commercializzazione del calcestruzzo preconfezionato.

Grazie al costante sostegno dei figli l’attività si è evoluta inserendo il riciclo di materiali inerti: per ridurre l’estrazione si riutilizzano i materiali derivanti dalle demolizioni selettive, che vengono lavorati, analizzati e certificati prima di essere reimmessi sul mercato come materia prima seconda, materiali che hanno le stesse caratteristiche di quelli originali. In poche parole è economia circolare, sostenuta da continue ricerche svolte in laboratorio per sviluppare tecnologie per materiali sempre più innovativi.

Nel 2012 inoltre, investendo in tecnologie alternative, Orobica Inerti ha imboccato la strada per essere anche energeticamente indipendente.

Il parco fotovoltaico di Orobica Inerti a Osio Sopra

Autosufficiente al 55% ma si punta al 100%

Attualmente il parco fotovoltaico da 1 megawatt adiacente all’azienda (l’equivalente di quanto installato in circa 300 abitazioni) produce circa 1,2 milioni di kilowattora e copre il 55% dei consumi di Orobica Inerti. L’azienda si sta però muovendo sia per il suo ampliamento ma soprattutto alla ricerca di sistemi di accumulazione che le consentano di soddisfare il 100% dei propri consumi, anche nelle giornate nuvolose oppure in inverno, quando la produzione dei pannelli cala ai minimi.

L’energia elettrica permette di alimentare tutte le macchine, perché tutti i cogeneratori a gasolio sono stati convertiti per permettere di alimentare i sistemi direttamente con la linea che arriva dal fotovoltaico.

L’impianto fotovoltaico è installato di fianco all’azienda

«Un’azienda green può dare delle grandi soddisfazioni»

«Partecipare a Imprese Vincenti di Intesa Sanpaolo è stata una opportunità per condividere la nostra idea di sostenibilità, per dimostrare che un’azienda green può dare delle grandi soddisfazioni», dice Giorgio Quistini, membro del cda e responsabile controllo di produzione di Orobica Inerti.